martedì 5 maggio 2015

Divertirsi con lo sport è la miglior dieta

Sull’ultimo numero di Psicologia Contemporanea (mag-giu 2015) ho trovato un interessante articolo che riporta due ricerche svolte in Francia e negli Stati Uniti.

In entrambi gli studi venivano formati due gruppi e il compito per entrambi era quello di marciare per mezz’ora, ma venivano date due consegne differenti: al primo gruppo veniva chiesto di fare una mezz’ora di allenamento, mentre al secondo veniva detto soltanto di godersi la camminata. Al termine della prova tutti i partecipanti erano invitati ad buffet dove potevano servirsi a piacere (nell’esperimento francese si trattava di buffet completo di primi, secondi e dessert, mentre in quello statunitense vi era un grosso distributore di M&M’s da cui attingere liberamente).

In entrambi i casi le persone che avevano camminato mezz’ora come allenamento (a parità di km percorsi e calorie bruciate) mangiavano in misura maggiore rispetto a chi si era goduto l’attività e aveva camminato solo per il piacere di farlo. La spiegazione data dai ricercatori? Le persone si premiano per lo sforzo compiuto e tendono a concedersi maggiori sgarri nell’alimentazione. Al contrario coloro che vedono lo sport o l’attività motoria come qualcosa già di per sé gratificante non hanno bisogno di queste compensazioni.

Quindi, quando andiamo a camminare o a correre godiamoci i paesaggi, gli alberi in fiore (o la neve se è inverno), il momento che ci siamo presi solo per noi. Se andiamo in palestra ascoltiamo della buona musica che possa favorire in noi uno stato d’animo positivo. Quando facciamo cyclette guardiamo un video o leggiamo un libro.

Insomma cerchiamo di vivere l’attività motoria come qualcosa di piacevole, senza pensare troppo a calorie smaltite, km percorsi o grassi bruciati, eviteremo così le abbuffate post allenamento che giustifichiamo facilmente con un ”tanto oggi mi sono allenata”.

C. Werle, B. Wansink, C. Payne (2014), “Is it fun or exercise? The Framing of physical activity biases subsequent snacking”, Marketing Letters.

Foto: Google immagini

Nessun commento:

Posta un commento